Giovanna Beneduce
Artista ed esploratrice
Sono nata a Milano nel 1965.
Dopo gli studi ho fatto pratica nel campo della grafica sia in Italia che all’estero e ho sperimentato, da autodidatta, varie forme di espressività artistica, da quella scritta a quella visiva.
Il mio percorso può essere definito un’alternanza fra la scoperta di nuove realtà e potenzialità, e momenti di raccoglimento ed elaborazione, tanto nella vita artistica come in quella itinerante.
Sono stata diverse volte in M.O., ho visitato India, Cina e Mongolia, ho percorso il Centro e Sud America, ho esperienze di oceani e ho visitato gran parte dell’Africa centro-settentrionale. Nello stesso modo in cui ad ogni viaggio segue un ritorno, ogni slancio creativo nasce da un periodo di introiezione.
“I viaggi, infatti, oltre ad essere un momento di umile scoperta di fronte all’ignoto, sono spunto prezioso per una contaminazione artistica. ”
Acquerelli sul Mare
Dal 1997 al 1999 ho prodotto una collezione di acquarelli sul mare, richiamo primordiale di quell’ energia possente e sconfinata che racchiude, in un flusso continuo e incessante, il movimento degli opposti, la quiete come la furia, la compattezza come la vacuità: il ritmo del respiro.
Sabbie
Successivamente ho composto una serie di tavole decorate su carta di riso nepalese, con sabbie e formazioni rocciose provenienti dai deserti sahariani e con terre delle isole Mauritius. La sabbia nera è di Fogo, l’isola vulcanica di Capo Verde, mentre le perle fanno parte di collane provenienti dalla Mauritania.
Ritratti
Dal 2000 la mia versatilità mi ha condotto ad approfondire lo studio sul ritratto, che da allora eseguo soprattutto su commissione, ad acrilico, sia su tela che su tavola.
Lo Spazio
2010, anno di svolta creativa, in cui ho rivolto lo sguardo allo spazio sidereo, con improvvisazioni di cieli notturni popolati da stelle, galassie e altri corpi celesti.
La pittura si fa materica, le tele vengono raggrinzite, applicate a strati o squarciate. Nelle porzioni di spazio cominciano ad affiorare forze oltre il visibile: gravità, elettromagnetismo, increspature e compressioni del tempo; ricompaiono anche conghiglie e formazioni rocciose raccolte durante i viaggi.
Mi avvicino quindi allo studio dell’astronomia classica, ma contestualmente proseguo la ricerca nell’ambito delle energie sottili, esplorando diversi ambiti come psicologia, astrologia, musica e frequenze acustiche, e tutto ciò che riguarda la stretta connessione esistente fra materia e spirito, fra il movimento del corpo e i risvolti sull’anima. Successivamente indago forme e materiali, sperimentando l’uso dell’acrilico su gesso.
Nel 2014 assemblo un modello di sistema solare aereo, riproducendo grandezza e posizione dei pianeti, forma e inclinazione delle orbite per il giorno 18 ottobre 2015. Riprendo la pittura ad acquarello con una serie di figure femminili e lavoro a un’interpretazione dei sette vizi capitali, collegando ogni vizio a un chakra. Lavoro sempre più con la forma sferica, per approdare all’astrosfero, che è un tema natale tridimensionale, mappa del cielo al momento della nascita riportato sul globo terrestre.
Acquerelli sul Mare
Dal 1997 al 1999 ho prodotto una collezione di acquarelli sul mare, richiamo primordiale di quell’ energia possente e sconfinata che racchiude, in un flusso continuo e incessante, il movimento degli opposti, la quiete come la furia, la compattezza come la vacuità: il ritmo del respiro.
Sabbie
Successivamente ho composto una serie di tavole decorate su carta di riso nepalese, con sabbie e formazioni rocciose provenienti dai deserti sahariani e con terre delle isole Mauritius. La sabbia nera è di Fogo, l’isola vulcanica di Capo Verde, mentre le perle fanno parte di collane provenienti dalla Mauritania.
Ritratti
Dal 2000 la mia versatilità mi ha condotto ad approfondire lo studio sul ritratto, che da allora eseguo soprattutto su commissione, ad acrilico, sia su tela che su tavola.
Lo Spazio
2010, anno di svolta creativa, in cui ho rivolto lo sguardo allo spazio sidereo, con improvvisazioni di cieli notturni popolati da stelle, galassie e altri corpi celesti.
La pittura si fa materica, le tele vengono raggrinzite, applicate a strati o squarciate. Nelle porzioni di spazio cominciano ad affiorare forze oltre il visibile: gravità, elettromagnetismo, increspature e compressioni del tempo; ricompaiono anche conghiglie e formazioni rocciose raccolte durante i viaggi.
Mi avvicino quindi allo studio dell’astronomia classica, ma contestualmente proseguo la ricerca nell’ambito delle energie sottili, esplorando diversi ambiti come psicologia, astrologia, musica e frequenze acustiche, e tutto ciò che riguarda la stretta connessione esistente fra materia e spirito, fra il movimento del corpo e i risvolti sull’anima. Successivamente indago forme e materiali, sperimentando l’uso dell’acrilico su gesso.
Nel 2014 assemblo un modello di sistema solare aereo, riproducendo grandezza e posizione dei pianeti, forma e inclinazione delle orbite per il giorno 18 ottobre 2015. Riprendo la pittura ad acquarello con una serie di figure femminili e lavoro a un’interpretazione dei sette vizi capitali, collegando ogni vizio a un chakra. Lavoro sempre più con la forma sferica, per approdare all’astrosfero, che è un tema natale tridimensionale, mappa del cielo al momento della nascita riportato sul globo terrestre.